mercoledì 2 settembre 2009

giovedì 7 maggio 2009

Imposte di Maggio (primo flash)

Con un lavoro dentro l'altro, Fred aspetta la telefonata di Clara per decidere l'appuntamento del pomeriggio ed è già surriscaldato con i nervi a fior di pelle. Ma va da sè che non può far altro che attendere, masticando rabbiosamente la stanghetta di liquerizia, acquistata dalla bionda farmacista all'angolo Nordio Avenue 5, lato sinistro per chi guarda da destra: Squillo perentorio di telefono:

Fred - Era ora... sì... chi parla?
Clara - Sono io, sì... non occorre che ti infiammi troppo... beccamorto che sei... Allora, ti va alle cinque... sotto il lampione destro di piazza Cavour? Non serve che sciorini scuse...
Fred - Non volevo neanche azzardare qualche altra soluzione... tanto... lo so... lo so... che se anche avessi detto le sei...
Clara - Ti avrei buttato giù dal letto ogni notte e ogni giorno che... non so se ci vedremo ancora, ma ti giuro che ogni notte... se ci vedremo ancora...

Fred si scoccia e... mostrata una lingua così lunga, ma così lunga da sembrare una vacca in foia... che poi... Dio mio, che schifo...sembra uno sputo di sperma... e, velocemente chiude.